FISCO: LE TASSE RIDUCONO LA RENDITA DA LOCAZIONE
Una tassazione asfissiante per il settore immobiliare di ben 22 miliardi di Euro, quella determinata dal decreto “Salva Italia”. Aspettando l’I.M.U. che per la maggior parte dei Comuni italiani sarà applicata al massimo dell’aliquota, si tenta di reintrodurre il tema della patrimoniale. Lancia l’allarme la Fiaip, asserendo che la manovra Monti ha indotto un calo della rendita immobiliare. “Con l’applicazione delle norme contenute nel Decreto “Salva Italia”, la redditività media degli immobili è scesa dal 4,6 % al 2,8 % – dichiara Paolo Righi, Presidente Nazionale Fiaip – ed il settore immobiliare non potrà sopportare ancora nuove forme di tassazione, né dirette né indirette”. A chi auspica l’introduzione di una tassa patrimoniale, la Fiaip in una nota ribadisce che “tutta la tassazione immobiliare italiana è basata sul concetto di tassa patrimoniale, infatti nel nostro Paese le aliquote non si basano sulle effettive rendite prodotte dagli immobili, ma su coefficienti calcolati sulle esigenze di cassa dello Stato. Questo continuo richiamo a nuove tasse per il settore immobiliare, sta causando danni incalcolabili al comparto, producendo una forte incertezza negli investitori italiani ed esteri.”
Fiaip chiede al Governo di accelerare il processo di spending review e di abbassare i costi strutturali della costosa macchina statale, altrimenti sarà costretto ad applicare l’aumento delle aliquote I.V.A, anche sulle transazioni immobiliari.
