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MERCATO 2017: CRESCITA DELLE COMPRAVENDITE IMMOBILIARI ANCHE NEL SETTORE NON RESIDENZIALE

A nche il mercato immobiliare non residenziale rialza la testa, con un aumento degli scambi nel 2016 pari al 16,1%. E per la prima volta da dieci anni a questa parte la crescita riguarda contemporaneamente tutti e tre i comparti del settore: terziario (+12,5%), commerciale (+16,6%) e produttivo (22,1%). È quanto emerge dal rapporto annuale elaborato dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Assilea. Buone notizie anche dai contratti di leasing non residenziale, che nel 2016 ha proseguito il trend positivo, superando quota 480mila nuovi contratti stipulati (+16% sul 2015).

I capannoni 
Dopo il brusco calo del 2015, il mercato dei capannoni spicca il volo, registrando un +22,1% rispetto all'anno precedente. La Lombardia si conferma la regione di punta, sia per la maggior presenza relativa di capannoni (19,5%), sia perché rappresenta da sola più di un quarto del mercato nazionale (il 27%). Inoltre, la Lombardia è la regione con la crescita più sostenuta (+19,6%). A seguire le altre tre regioni con un volume di scambi superiore alle mille unità sono Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, che presentano tassi di crescita degni di nota, tutti compresi tra il 13% ed il 20,3 per cento.
Tra le regioni del Centro, la maggior quota di capannoni è in Toscana, 6,7%, mentre nel Lazio la quota è pari al 5,1%; tra le regioni del Sud, la Puglia e la Campania risultano quelle con il maggior peso sullo stock nazionale (rispettivamente il 5,6% e il 4,8%).

La quotazione media annuale di riferimento, per unità di superficie, per la tipologia capannoni a livello nazionale risulta nel 2016 pari a 506 euro/mq, in calo di un ulteriore 2% rispetto al 2015, dopo l’1,7% già perso l'anno precedente. La diminuzione riguarda la totalità delle regioni, con l’eccezione di Basilicata, Liguria e Valle d’Aosta, dove il dato è stabile e che tuttavia rappresentano meno del 3% dell'intero mercato nazionale. Il calo maggiore si registra nell’area del Centro (-3,3%), che conserva tuttavia la quotazione media più alta (581 euro/mq); tra le regioni spicca invece il -6,5% del Friuli-Venezia Giulia, che presenta anche la quotazione media in assoluto più bassa (301 euro/mq), mentre la Liguria registra la quotazione media più alta (762 euro/mq).

I negozi 
Crescita a due cifre anche per il mercato dei negozi: nel 2016 le compravendite passano da 22.869 a 26.319 e segnano un +15,1%. Tra le regioni, la Lombardia mostra anche nel 2016 un buon rialzo del mercato, registrando un +13,9% di scambi, mentre registrano rialzi prossimi o superiori al 20% Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lazio, Puglia e Sicilia, tutte con quote di mercato comprese tra il 6,5% e il 10,5%.

La quotazione media nazionale è pari a circa 1.600 euro/mq , in calo del 2,4% rispetto al 2015. La tendenza al ribasso prosegue ovunque con le sole eccezioni di Puglia e Basilicata, dove si registra una lieve crescita. In Lazio (-7,4%) il calo più elevato tra tutte le regioni. Sono marcati i ribassi anche in Valle d'Aosta (-5,2%), in Piemonte (-4,3%) e nelle Marche (-4,5%). Le perdite sono più contenute nelle altre regioni e non superano il 3%.

Gli uffici 
Riprende quota anche il settore degli uffici (+12,3%). Le variazioni positive sono confermate in quasi tutte le aree del Nord Ovest, in cui si concentra la quota maggiore di transazioni di unità a destinazione uffici (37% del totale nazionale), che cresce del 17,5%. Molto positivi sono anche gli andamenti del Nord Est ( +14,8%) e del Sud ( +13%) mentre più timida è la crescita al Centro, +5%. Nel 2016 è Milano la città con la quota maggiore di scambi (918 unità compravendute, +8% rispetto al 2015), ma a Firenze si distingue per la maggior dinamica in termini di quota percentuale di stock compravenduto (2,26%).

I prezzi medi annuali risulta nel 2016 pari a 1.404 euro/mq, in diminuzione, del 3,6%, rispetto al 2015. Anche nel 2016 il Lazio continua a essere la regione con la quotazione media più elevata, con 2.125 euro/mq anche se ancora in calo del 6,1% rispetto al 2015.

Il leasing 
In un quadro 2016 che ha visto lo stipulato superare ampiamente i 20 miliardi di euro, nel comparto del leasing immobiliare l'Italia rimane ampiamente il secondo mercato europeo, con quattro miliardi di finanziato, dopo la Francia (4,5 miliardi di stipulato) e avanti a Germania (1,7 miliardi) e Spagna (1,2 miliardi).
Fonte Sole 24

 

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