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MERCATO 2017 :PER GLI AGENTI IMMOBILIARI IN FORTE RIPRESA IL MERCATO RESIDENZIALE

Gli agenti immobiliari attendono ancora flessioni dei prezzi, dopo che anche la fine del 2106 è stata all'insegna di un lieve ma costante ridimensionamento delle quotazioni. La domanda di case rimane comunque in aumento mentre diminuisce la differenza tra il prezzo richiesto e quello effettivamente pagato alla fine della trattativa.

Di conseguenza è in aumento la quota di operatori ottimisti sulle prospettive del settore, che in termini di transazioni sta già dando buoni riscontri come dimostra l'ultimo dato ufficiale sulle compravendite nel terzo trimestre 2016 fornito dall'agenzia delle Entrate (+17,4%), che mercoledì 1° marzo diffonderà i dati relativi all'intero anno. Ripresa del mercato per cui è fondamentale il ruolo dei mutui, che sostengono quasi l'80% degli acquisti effettuati tramite agenzia. Sono le principali evidenze del sondaggio congiunturale della Banca d'Italia sul mercato delle abitazioni in Italia, condotto tra il 27 dicembre 2016 e il 27 gennaio 2017 presso 1.507 agenzie immobiliari.

Più nel dettaglio, relativamente ai prezzi, la nota Bankitalia sottolinea come «il saldo fra le percentuali di risposte che indicano prezzi di vendita in aumento e quelle che li indicano in diminuzione è rimasto negativo, ma ha continuato a ridursi (a -24,9, da -33,2 punti percentuali nella precedente rilevazione), soprattutto a seguito della contrazione della quota di agenti che segnala una flessione. Questa tendenza, in atto dall'inizio del 2015, ha riflesso la dinamica delle aree non urbane – in particolare del Nord e del Mezzogiorno – e non metropolitane».

Sono in generale miglioramento gli indicatori che misurano lo stato di salute del lavoro degli intermediari: la quota di agenzie che ha venduto almeno un'abitazione è aumentata per il secondo trimestre consecutivo (dal 72,9% all'80,6%), e di conseguenza il saldo tra le percentuali di risposte che indicano aumento e diminuzione delle giacenze di incarichi a vendere è diventato negativo per la prima volta dal 2009, anno d'inizio della rilevazione (-4 da 0,7 punti percentuali). Anche il saldo delle risposte relative ai nuovi mandati è migliorato, «quasi esclusivamente – nota Bankitalia –per la minore incidenza di agenzie che segnalano una riduzione (soprattutto nelle aree urbane e metropolitane).

Il margine medio di sconto sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore si è ridotto dal 13% all'11,6%,«riflettendo in particolare il calo registrato nelle regioni settentrionali; rispetto a un anno fa, la flessione è pari a 2,6 punti». I tempi di vendita si sono ridotti di circa un mese da 8,9 dell'ottobre scorso a 7,7 mesi, «senza apprezzabili distinzioni territoriali».
La quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario è intorno all'80 per cento, mentre il rapporto tra ammontare del prestito e valore dell'immobile si è attestato al 75,5%.

Le aspettative degli agenti restano orientate all'ottimismo. Secondo il sondaggio, infatti, «le prospettive sull'evoluzione a breve del mercato immobiliare nazionale sono nettamente migliorate rispetto allo scorso trimestre: lo scostamento tra la quota che attende un miglioramento e quella che prevede un peggioramento è più che raddoppiato (17,0 da 8,1 punti percentuali), riflettendo il maggiore ottimismo degli agenti operanti nelle regioni settentrionali. In un orizzonte di medio termine (due anni), le prospettive di miglioramento continuano a prevalere su quelle di peggioramento»
Fonte Sole24

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