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FISCO: LA REVISIONE DELLE ALIQUOTE IMU DUBBI DI COSTITUZIONALITA

Incombe la minaccia dell’incostituzionalità sul meccanismo per la correzione delle aliquote Imu, stabilito con decreto del presidente del consiglio dei ministri nel maxiemendamento del Senato in fase di discussione del decreto sulle semplificazioni fiscali.

L’introduzione dell’Imu aveva infatti gettato nel caos i contribuenti e i Caf se ne erano fatti portavoce, accusando che in vista della scadenza del 18 giugno per il pagamento della prima rata dell’imposta, non tutti i comuni avevano deciso l’aliquota.

Così con il maxiemendamento è stato deciso che l’acconto sarà calcolato sulle aliquote base fissate dalla Manovra Salva Italia, che prevede il 4 per mille sulle prime case e il 7,6 per mille sulle seconde case, calcolando le detrazioni previste in caso di di prima casa e di figli a carico minori di 26 anni.

La seconda rata, da versare a dicembre, a saldo dell’imposta complessivamente dovuta per l’intero anno con conguaglio sulla prima rata, sarà più pesante, considerando che molti comuni, per colmare i disavanzi di bilancio, alzeranno le aliquote base.

Sul maxiemendamento del Senato, ora all’esame della Camera, è stato redatto un dossier del Servizio studi della Camera, che chiede di valutarlo sulla base dell’articolo 23 della Costituzione, che prevede che nessuna prestazione personale o patrimoniale possa essere imposta se non in base alla legge.

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