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MERCATO: REGGE L' APPEAL DEL MATTONE

Il mattone rimane l’ancora sicura nella tempesta finanziaria che ha travolto nel 2011 anche il mercato immobiliare italiano. Chi poteva permetterselo, ha comunque investito per migliorare il proprio alloggio, tanti i genitori che hanno investito i propri risparmi per aiutare i figli a comprare casa. A tratteggiare il quadro del settore immobiliare nel 2011 sono gli operatori, secondo cui il 78% di chi ha acquistato casa, l’ha scelta come abitazione principale, il 16,8% ha comprato casa per metterla a reddito e appena il 5,2% ha acquistato una casa vacanza.

Dal 2010 al 2011 le compravendite residenziali sono calate del 2,2% e l’anno si è chiuso con 598.224 scambi , lontani dai picchi del 2006, ma vicini ai volumi della fine degli anni ’90(fonte Agenzia del Territorio).

La ridotta capacità di spesa (determinata dalla minore capacità di risparmio e dalla stretta creditizia) e le richieste dei venditori, combinata con la maggiore offerta di immobili sul mercato, hanno determinato una contrazione dei valori immobiliari e un aumento delle tempistiche di vendita. Se i prezzi immobiliari sono scesi del – 4,7% nelle grandi città e nei loro hinterland (-4,2% nei capoluoghi di provincia), i tempi di vendita sono sempre più lunghi (184 gg nelle grandi città, 210 gg nei capoluoghi di provincia e 205 gg nell’hinterland delle grandi città).

E nel 2012 i prezzi nelle grandi città,  potranno oscillare tra -2% e 0%.

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