FISCO: ABC DELL'IMU- Ministero dell'Economia
Scioglie ogni dubbio sull’Imu, la circolare pubblicata sul sito del Ministero dell’Economia con tutte le regole per pagare l’Imu.
Si comincia dalla rendita catastale dell’immobile, ricavabile ad esempio dall’atto di acquisto, che va va rivalutata del 5 per cento e poi moltiplicata per 160. Al risultato si applicherà l’aliquota che è del 4 per mille per l’abitazione principale e del 7,6 negli altri casi, salvo le diverse aliquote decise dai Comuni, che comunque andrebbero applicate con il saldo a dicembre. Nel caso dell’abitazione principale l’imposta verrà ridotta di 200 euro, più 50 per ciascun figlio che risiede nella stessa casa, di età inferiore ai 26 anni, fino ad un massimo di 600 euro, che equivalgono a otto figli. I calcoli si complicano se il figlio compie 26 anni nel periodo della dichiarazione in quanto lo sconto (50 euro) va calcolato in ”misura proporzionale al periodo in cui persiste il requisito”. In caso di nascita di un bambino invece, se avviene il 15 marzo allora il mese di marzo deve essere computato» per la detrazione. "Se invece nasce il 17 marzo non si potrà tenere conto di tale mese”
Nel caso di abitazioni diverse dalla prima casa, il gettito dell’Imu viene diviso tra Stato e Comune. Nel modello F24 andrà indicata la metà destinata allo Stato con il relativo codice tributo e l’altra metà destinata invece al Comune, con un diverso codice tributo.
In caso di separazione o divorzio, dovrà pagare quello a cui è assegnata l’abitazione, salvo che il giudice stabilisca di dividere il tributo tra i due. Chi invece vanta crediti con il Fisco potrà pagare l’Imu direttamente con il modello 73.: “Il contribuente può scegliere di utilizzare l’eventuale credito che risulta dal modello di dichiarazione 730/2012 per pagare l’Imu 2012, mediante compensazione nel modello F 24. Gli enti locali disciplinano le modalità con le quali i contribuenti possono compensare le somme a credito con quelle dovute al Comune a titolo di tributi locali”.
