COMPRARE CASA UNA PASSIONE
In ufficio e al bar durante la pausa caffè in famiglia e a cena con gli amici, leggendo i giornali o navigando in internet sono milioni gli italiani che qutidianamente focalizzano l' attenzione sui mutui. L' agognato acquisto della casa, la prima della vita o quella con una stanza in più per allargamento della famiglia, porta a complessi calcoli per non svenarsi nella scelta del finanziamento. Meglio il tasso fisso o il variabile, alla luce delle turbolenze sui mercati finanziari internazionali che non accennano a placarsi ? Le simulazioni fatte dalla D.I.B. Immobiliare sezione mutui riabilitano il tasso fisso se il mercati sono in subbuglio, anche se il variabile continua a essere più conveniente. Ma quanti accendono un mutuo ipotecario? Secondo lo studio "Gli Immobili in Italia 2011" elaborato da dipartimento delle Finanze e Agenzia del Territorio, il 42 % delle abitazioni è stata comprata con questa formula. Se la media nazionale si avvicina insomma alla metà, curiosamente la quota di Sud e Isole è notevolmente inferiore appena il 36%, dunque i risparmi si rilevano sufficienti per un pagamento cash dell' immobile prescelto? Il poderoso studio che quantifica in 6,335 miliardi il patrimonio residenziale italiano tra abitazioni e pertinenze, possedute sia da persone fisiche sia da enti e società - analizza ma non riesce a rispondere l'interrogativo- . Ma radiografando la distribuzione del reddito medio complessivo tra l'universo dei contribuenti e quello dei proprietari di immobili emerge con chiarezza che " i proprietari residenti al Sud dichiarano un reddito complessivo medio Irpef inferiore alla media Nazionale riferita ai soli proprietari" . Non è azzardo allora sostenere che una fetta di acquisti degli alloggi venga finanziata grazie ai robusti proventi dell'economia sommersa. Lo stato sta combattendo la battaglia per l'emersione del nero nel campo degli affitti attraverso nuovi strumenti tra cui la cedola secca. Ma oltre ai 2 milioni di case-fantasma mai accatastate e individuate dall'indagine dell'Agenzia del Territorio, procede in direzione di un ulteriore incrocio di dati che accresca la trasparenza dei rapporti tra fisco e privati.
Anche questa è una battaglia di Civiltà secondo il Governo.