CEDERE I METRI CUBI VIRTUALMENTE EDIFICABILI
Il DL approvato a inizio estate dal Governo ha sancito, la possibilità di cedere ad altri i metri cubi virtualmente edificabili (anche residui rispetto al già costruito) sul proprio terreno: i diritti edificatori diventano trasferibili nei registri immobiliari del medesimo comune, e diventa realistico immaginare la nascita di un vero e proprio mercato delle cubature/volumetrie.
In sostanza, il provvedimento sdogana il meccanismo che rende " traslocabili " i diritti svincolandoli dal legame con i terreni: indipendentemente dal sedime da edificare su cui sorgono, potranno essere venduti o acquistati dai privati e utilizzati altrove sempre nel rispetto degli strumenti urbanistici comunali.
Chi non può costruire perchè sottoposto a vincoli urbanistici puo vendere tutti o parte di questi diritti, ad altri; chi acquista, può utilizzarli subito, oppure i diritti possono rimanere sospesi, senza essere immediatamente ricollocati, la loro durata, e quindi la loro eventuale scadenza, andrà definita dai singoli Piani di governo e sviluppo del territorio.
Si ipotizza anche la nascita di un borsino, cioè, di un punto di incontro tra domanda e offerta dove i privati possono trovare delle occasioni.
Non sono ancora chiare le modalità con cui prenderà vita questo nuovo mercato: la norma non definisce nel dettaglio alcun modello negoziale; ulteriore incertezza è legata alla fiscalità: non è ancora chiaro quale regime fiscale andrà applicato sulle transazioni, a chiarire questi e ulteriori dubbi dovrà essere una circolare ministeriale.
Esempio :
Se Tizio e Caio son proprietari di due terreni nello stesso comune (anche non confinanti norma precedente) e su quello di Caio sono edificabili 900 metri cubi, Caio può ad esempio limitare la propria costruzione a 700 metri cubi e vendere o donare i 200 metri cubi residui a Tizio il quale con il permesso del comune, potrà sfruttarli sul proprio fondo.
