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MERCATO : PRO E CONTRO DELLA NUDA PROPRIETA''

Chi vende l’immobile in nuda proprietà è di solito un anziano, ma molto spesso in Italia, si tratta di genitori che la vendono ai propri figli senza tasse di successione. Scopriamo i pro e i contro di questo investimento immobiliare.

VANTAGGI:

La nuda proprietà si può acquistare con uno sconto dal 20% al 40-50% e si può rivendere in qualsiasi momento
Non si pagano Irpef, Ici e spese condominiali ordinarie, oltre alla manutenzione, che sono a carico dell’usufruttuario
Le imposte da pagare (registro catastale e ipotecaria) sono calcolate soltanto sulla percentuale di rendita catastale attribuita tramite precise tabelle stilate dal Fisco. La nuda proprietà non va inserita nella dichiarazioni dei redditi. Ogni anno il valore della nuda proprietà si rivaluta in media del 3% che si somma alla rivalutazione naturale dell’immobile nel tempo.
Si può usufruire della agevolazioni prima casa

SVANTAGGI:

L’usufruttuario può cedere in affitto la casa o vendere l’usufrutto. Per evitare la possibilità di avere in casa un ospite indesiderato, il nudo proprietario può chiedere di inserire nel contratto una clausola di prelazione.
Di solito queste transazioni sono pagate in contanti. Per avere un mutuo bisognerebbe far firmare anche l’usufruttuario che, difficilmente , si accollerà il rischio di pagare la rata qualora il nudo proprietario non la versasse.
Le spese di amministrazione straordinaria sono a carico del nudo proprietario
Se l’usufruttuario decide di lasciare la casa e trasferirsi altrove (per esempio una casa di riposo) può chiedere una buonuscita.
Si paga l’imposta di registro sulla costituzione di una rendita vitalizia e tassazione del vitalizio.

L' Acquisto in nuda proprietà,  consente sconti dal 25 al 50% sul valore di mercato dell’immobile, a patto che non si abbiano aspettative di utilizzo nel breve termine. In media per entrare in possesso della casa occorre attendere una media di dieci anni.

Si tratta di un investimento immobiliare poco noto in Italia: circa 32.300 operazioni nel 2009 (Lombardia al primo posto con 5.370 transazioni) , in calo dalle 43.380 del 2000 (dati agenzia del Territorio), ma molto diffuso all’estero soprattutto in Francia.

Per quanto riguarda il risparmio, molto dipende dall’età del venditore, che può godere dell’usufrutto della casa finché è in vita, mentre l’acquirente ne diventa nudo proprietario senza possibilità di utilizzo del bene. Più è giovane il venditore, minore è lo sconto poiché potrà vivere nella casa più a lungo, e viceversa. Secondo un questionario Fimaa realizzato a Milano per Il Sole 24Ore di solito il venditore ha in media 70 anni e chi compra tra i 40 e i 50.

Si tratta di un mercato ancora poco sfruttato ma dalle ampie potenzialità, considerando l’invecchiamento della popolazione italiana e la disponibilità di immobili di pregio in questo settore.

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