MERCATO 2019: COMPRAVENDITE IN CRESCITA AI LIVELLI DEL 2010
Nel 2018 il mercato immobiliare ha registrato il quinto anno di crescita consecutivo a livello residenziale. Le transazioni sono state quasi 580mila, il dato più alto dal 2010 ad oggi, con un fatturato di oltre 94 miliardi di euro.
La conferma dello scenario che già emergeva con la pubblicazione dei dati relativi al quarto trimestre 2018, arriva dall’annuale Rapporto immobiliare residenziale realizzato dall’Omi (Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle Entrate) in collaborazione con l’Abi.
Tra le grandi città i maggiori rialzi in termini di transazioni si sono registrati a Bologna, Palermo e Napoli.
Una ripresa possibile grazie da un lato alla diminuzione dei prezzi registrata negli ultimi anni, dall’altro a tassi dei mutui particolarmente convenienti (e banche pi disposte a concederli). Secondo una elaborazione Abi contenuta nel Rapporto, infatti, l’acquisto di una casa risulta accessibile nel 2018 al 78% delle famiglie italiane, valore che rappresenta il massimo storico mai registrato. L’indice di affordability dell’Abi sintetizza vari fattori (reddito disponibile, prezzi delle case, andamento tassi di interesse sui mutui) che influenzano la possibilità per una famiglia di acquistare un'abitazione.
A fine 2018 l'indice era pari a 14,6%, 8 decimi in più dell'anno precedente e 10 punti in più del minimo registrato nel primo semestre 2012.
L’aumento – spiega l’Abi – è riconducibile sia al calo del costo “relativo” delle case (rapporto tra prezzo e reddito disponibile) sia alla contrazione dei tassi di interesse sui mutui.
Circa la metà degli acquisti è stata effettuata infatti ricorrendo a un finanziamento ipotecario, l’8,8% in più rispetto all'anno precedente. Le banche hanno erogato complessivamente 35,7 miliardi di euro, in media circa 126mila euro per ogni compravendita, con una punta di 142mila euro nelle Regioni del Centro Italia. Il capitale erogato rappresenta circa il 71% della spesa di acquisto. Il tasso di interesse medio, applicato alla prima rata, scende di 0,22 punti percentuali, portandosi al 2,17%. La durata media del mutuo è ferma a 22,9 anni e la rata media, pari a 585 euro al mese, è in calo del 2,1% sul 2017.
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